Il parquet viene scelto per il suo valore estetico, ma i vantaggi che offre sono tanti: buon isolamento termico, fonoassorbenza e resistenza all’usura. Ecco come orientarsi tra le moltissime tipologie in commercio.
Quando si parla di pavimento in legno, la prima cosa da sapere è che ne esistono moltissime tipologie, che si differenziano l’una dall’altra per diversi aspetti, quali essenza, spessore di legno nobile, formato , finitura e tipologia di posa. Proprio per questi motivi il parquet è adatto sia in ambienti classici sia moderni.
Una prima grande distinzione è quella tra parquet in massiccio e in multistrato
Il parquet in legno massiccio è formato da un unico strato di legno nobile, con spessore regolare e profilo costante.
Il parquet in multistrato, invece, può essere:
- a due strati, di cui uno superiore in legno massiccio (non inferiore a 2,5 mm), incollato su un supporto in legno o a base di legno;
- a tre strati, formato da un supporto centrale in legno o a base di legno, una parte superiore in legno massiccio di almeno 2,5 mm e una inferiore (detto anche “strato di bilanciamento”) sempre in legno massiccio, anche di specie diversa.
Lo spessore di legno nobile è fondamentale: i pavimenti in legno infatti possono definirsi parquet solo quando lo spessore dello strato superiore è di almeno 2,5 mm.
Il parquet – sia in legno massiccio sia in multistrato – a seconda della finitura superficiale può essere grezzo (da levigare in opera); precalibrato (da posare, carteggiare e trattare in opera) oppure prefinito (già finito e solo da posare)
Quali essenze
Rovere, noce, olmo, larice, wengé… La gamma di specie legnose utilizzate per la realizzazione del parquet è davvero ampia.
Spesso sono i criteri estetici a guidare nella scelta, ma prima dell’acquisto è importante conoscere anche le caratteristiche tecniche di ciascuna essenza e il suo comportamento nel tempo, in base a fattori quali umidità e temperatura.
Oltre a differenze cromatiche ogni essenza ha differenti caratteristiche e un diverso comportamento fisico-meccanico nel tempo. Ecco i principali criteri di classificazione:
Massa volumica al 12% di umidità (kg/mc): indica il grado di pesantezza del legno. Fino a 500 è considerato leggero, pesantissimo oltre i 951 kg/m³.
Ritiro volumetrico: è la variazione del legno causata dalla cessione di umidità (indicata da un valore percentuale).
Stabilità dimensionale: è il grado (%) in cui un elemento mantiene le sue dimensioni se esposto a condizioni estreme di temperatura e umidità.
Durezza: misurata in kg/mmq, indica la resistenza alla penetrazione. Oltre i 4,1 è considerata elevata.
Durabilità: è la capacità del legno di resistere alla degradazione dovuta all’attacco di funghi e microorganismi è misurata in percentuale.
Ecco in sintesi le caratteristiche di alcune delle essenze più utilizzate.
ROVERE (Quercus petraea)
Colore: giallo bruno chiaro tendente al rosato, con tavole chiare e tavole scure; una volta ossidato tende al mielato. Tessitura: grossolana. Vi sono striature nere e di colore diverso dovute alla presenza del tannino. Le fibre sono dritte ma non sempre regolari soprattutto nella vicinanza dei rami. Nel legno si possono trovare specchiature lucide.
Peso specifico: Kg/m³ 750/780 ca con umidità relativa 12% ca
Durezza Brinnel: 3,40
Profondità impronta: 155
Posa su massetti riscaldati: media
NOCE EUROPEO (Juglans regia)
Colore: giallognolo biancastro, nettamente differenziato dal durame interno che ha tonalità variabili dal grigio al bruno cupo. E’ un legno molto variegato, nessuna tavola è come l’altra. La tessitura è media e la fibratura irregolare. Dopo l’ossidazione assume striature di color rosa-rossastro.
Peso specifico: Kg/m³ 720/740 ca con umidità relativa 12% ca
Durezza Brinnel: 2,50
Profondità impronta: 184
Posa su massetti riscaldati: sconsigliata
OLMO (Ulmus campestri oder americanus)
Colore: va dal grigio-giallastro al bruno rossastro. E’ un legno duro, compatto ed elastico.
Peso specifico: Kg/m³ 900/110 fresco; Kg/m³ 500/700 stagionato all’aria; Kg/m³ 450/650 essicato artificialmente;
Durezza Brinnel: 3,3
Posa su massetti riscaldati: ottima
CASTAGNO (Castanea sativa)
Colore: giallo dorato molto omogeneo incline al bruno prima dell’ossidazione mentre dopo il ciclo naturale tende al mielato. La tessitura del legno è grossolana e la fibratura molto composta, regolare ed armonica.
Peso specifico: Kg/m³ 720/740 ca con umidità relativa 12% ca
Durezza Brinnel: 3,30
Posa su massetti riscaldati: media
LARICE (Larix decidua)
Colore: alburno giallognolo nettamente differenziato dal durame di color rosa. Si tratta di un legno con forte ossidazione e variazione cromatica che diventa di colore decisamente rossastro e abbastanza omogeneo. La tessitura è media con una fibratura a volte elicoidale.
Peso specifico: Kg/m³ 650/660 ca con umidità relativa 12% ca
Durezza Brinnel: 2,50
Profondità impronta: 287
Posa su massetti riscaldati: media per il larice con nodi – sconsigliata per il larice senza nodi
WENGE’ (Millettia laurentii, Millettia stuhlmanni)
Colore: dal bruno cupo al nerastro. E’ un legno che ossida notevolmente e dalle fortissime variazioni cromatiche. Dopo questi processi naturali si presenta di colore decisamente nerastro e stonalizzato. La tessitura è media e grossolana, la fibratura intrecciata. Ogni tavola è difforme a causa della sua stessa nervosità e dei particolari estrattivi che essa rinchiude.
Peso specifico: Kg/m³ 820/840 ca con umidità relativa 12% ca
Durezza Brinnel: 4,2
Profondità impronta: 190
Posa su massetti riscaldati: media
TEAK (Tectona grandis)
Colore: bruno dorato con variegature bruno verdastro, giallastro e bluastro. Ossida fortemente ed è soggetto ad altissime variazioni cromatiche. Dopo questo processo naturale si presenta di colore marroncino/arancio e diventa molto uniforme. Gli oli che tiene nel suo intero lo rendono sempre più brillante. La tessitura è medio fine con fibratura ordinata, si nota la presenza di granuli minerali.
Peso specifico: Kg/m³ 690/710 ca con umidità relativa 12% ca
Durezza Brinnel: 3,5
Profondità impronta: 264
Posa su massetti riscaldati: ottima
DOUSSIE’ (Afzelia africana)
Colore: bruno dorato tendente al rossastro spesso difforme ma solo temporaneamente. Può avere colori contrastanti che col tempo tendono ad uniformarsi. Dopo la forte ossidazione il Doussiè si uniforma ed assume un colore rossastro molto intenso. Ha una fibratura irregolare e spesso intrecciata, è molto stonalizzato e a volte presenta piccole macchie di silicio.
Peso specifico: Kg/m³ 800/820 ca con umidità relativa 12% ca
Durezza Brinnel: 4
Profondità impronta: 212
Posa su massetti riscaldati: ottima
IROKO (Clorophora excelsa)
Colore: giallastro tendente al marroncino. In seguito questa colorazione varia tantissimo in quanto si tratta di un legno che ossida fortemente. Il colore finale è marrone scuro anche se ci sono tavole che tendono a rimanere sul giallo/marroncino. La tessitura è media e grossolana, la fibratura poco regolare. A volte sono presenti tracce di minerale che si ripercuotono nei pavimenti con segni neri tipo fulmini.
Peso specifico: Kg/m³ 660/680 ca con umidità relativa 12% ca
Durezza Brinnel: 3,5
Profondità impronta: 205
Posa su massetti riscaldati: ottima
La classe d’aspetto
Il concetto di classe d’aspetto ha ormai sostituito la vecchia suddivisione in “I – prima scelta”; “II – alburnata o zebrata” e “III – nodata o rustica”.
In base alle caratteristiche delle plance che compongono il parquet in base alle normative europee vengono previste tre classi, ciascuna contraddistinta da un simbolo:
Cerchio: sono consentiti nodi sani e aderenti di diametro inferiore o uguale a 2 mm, consentiti nodi marci di diametro inferiore o uguale a 1 mm., consentita deviazione della fibratura, consentite specchiature e leggere tracce di decolorazione naturale, non consentito alburno, setolatura e inclusioni corteccia.
Triangolo: consentiti nodi sani e aderenti di diametro inferiore o uguale a 5 mm, consentiti nodi marci di diametro inferiore o uguale a 2 mm., consentito alburno e cuore fino al 50% della faccia anteriore, consentita setolatura se inferiore a 0,5 % della larghezza dell’elemento, consentita deviazione fibratura, consentita variazione di colore e specchiature, non consentito inclusioni di corteccia e alterazioni biologiche.
Quadrato: consentito: alburno e cuore (tracce leggere), nodi sani e marci, setolature, inclusioni di corteccia, deviazione fibratura, variazione di colore, specchiature (tutte le caratteristiche sono consentite laddove non intacchino resistenza e qualità del prodotto. Non consentita l’alterazione biologica ad eccezione della moschettatura.)
Le classi parquet sono uguali per tutte le essenze anche se possono variare leggermente alcune voci come: variazione di colore e presenza di nodi dovuto alle differenze tra alcune specie legnose.
La finitura
Per quanto riguarda la finitura si può scegliere di mantenere l’essenza nel colore e nell’aspetto naturale oppure di trattarla con specifiche lavorazioni e finiture per ottenere particolari effetti estetici, in base alla tipologia di arredamento a cui il parquet deve fare da sfondo
Lavorazioni:
Spazzolatura: è una tecnica finalizzata a mettere in evidenza le venature, rendendo la superficie del parquet rustica e ruvida al tatto.
Piallatura a mano: è un tipo di lavorazione che si effettua con delle apposite pialle e consente di ottenere una finitura antichizzata; lo strato superficiale viene reso irregolare e pieno di imperfezioni, come se fosse stato calpestato per lungo tempo.
Taglio sega: è una tecnica atta a ricreare una serie di tagli irregolari, più o meno profondi, disposti perpendicolarmente alla tavola.
Tarlatura: è una lavorazione che riproduce gallerie e fori dei tarli, realizzati artigianalmente e che conferiscono al parquet un effetto antico.
Colore:
Verniciatura: è sicuramente la tecnica di colorazione più diffusa perché oltre alla finitura trasparente permette di spaziare tra le più diverse tonalità e colorazioni.
Oliatura: è un metodo naturale per rifinire il parquet, che viene effettuata attraverso il passaggio di olio sulla superficie.
In poche parole…
Se cerchi un elemento che renda calda, personale, ma soprattutto elegante la tua casa il parquet è il materiale perfetto su cui far poggiare i tuoi piedi tra le mura.
Ricorda…
“L’eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai”
(Audrey Hepburn)